Giro d’Italia 2025, Mads Pedersen vince la terza tappa e si riprende la Maglia Rosa! Tanta Italia in Top10

Secondo successo in tre giorni per Mads Pedersen al Giro d’Italia 2025. Vincitore della prima frazione, il leader della Lidl – Trek conquista anche la terza frazione, riuscendo così a riprendere anche la Maglia Rosa grazie all’abbuono che gli consente di tornare davanti a Primoz Roglic, che era passato al comando dopo la cronometro. Altra volata dominata da parte del danese, che perfettamente scortato dai compagni controlla tutta la tappa e imposta perfettamente il finale, con uno sprint che questa volta lo vede imporsi davanti a Corbin Strong (Israel – Premier Tech), uscito dalla sua ruota ma incapace di superarlo, e Orluis Aular (Movistar), la cui rimonta nel finale si esaurisce sul podio.

Tanta Italia poi in Top10 con Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) in quinta posizione, davanti, nell’ordine, a Stefano Oldani (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale), Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizanè), Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani CSF Faizanè) e Christian Scaroni (XDS Astana). La nuova generale, in cui non ci sono variazioni di rilievo, vede invece Pedersen al comando con nove secondi di vantaggio sullo sloveno e 14 sul compagno Mathias Vacek.

Il video dell’arrivo

https://www.youtube.com/watch?v=ww5MbQD5NgA

Il racconto della tappa

Dopo i primi scatti che vedono formarsi anche un gruppo di venti unità al comando, il gruppo è ben felice di lasciare spazio a Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e Chris Hamilton (Team Picnic PostNL). Capendo il momento escono anche Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team) e Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta), che si avvicinano e sembrano sul punto di rientrare prima che anche il gruppo si riattivi, in particolare grazie a VF Group Bardiani CSF – Faizanè e Cofidis, rimaste fuori dall’azione.

Trainati dal vincitore della cronometro, i fuggitivi respingono il ritorno del gruppo, ritardando così anche il rientro dei due inseguitori, che comunque riescono poi a riportarsi sotto nel momento in cui dal plotone decidono di arrendersi. Al comando si forma così un sestetto che in poco tempo riesce a guadagnare 2’30”, ma la Lidl-Trek non tarda a mettere Jacopo Mosca a controllare, aiutato da Gianni Moscon (Red Bull – Bora – hansgrohe). Sono così loro due a tirare sino a dopo il Red Bull KM, posto a poco più di 70 chilometri dalla conclusione. Il distacco sino a quel momento resta stabile attorno ai tre minuti, ma con la strada che inizia a salire la situazione cambia e la sorte della fuga si fa sempre più chiara.

Il nuovo ritmo di Lidl – Trek e Red Bull – Bora – hansgrohe, oltre a far scendere il ritardo dalla testa della corsa, vede anche molti uomini perdere contatto, con gran parte delle ruote veloci, tra le quali anche Olav Kooij (Visma|Lease a Bike), Paul Magnier (Soudal Quick-Step) e Sam Bennett (Decathlon Ag2r La Mondiale), che cominciano a soffrire e perdere terreno. Poco prima del secondo Traguardo Volante, che viene vinto da Hamilton che sorprendentemente decide di fare la volata a Tonelli, si stacca De Bondt, già in difficoltà in salita e per questo ormai ben felice di rialzarsi e attendere il gruppo, ormai segnalato a 1’30” dal quintetto rimasto al comando.

Ai piedi della attesa salita di Qafa e Llogarasë il gap è ridotto a un minuto, con la Lidl – Trek che ha ulteriormente alzato il ritmo per far stancare i rivali di Mads Pedersen e cercare di limitare eventuali tentativi di attacco. La parte iniziale del piano funziona benissimo visto che Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike) perde terreno, mentre un altro temibile rivale come Corbin Strong (Israel – Premier Tech) scivola sempre più indietro, fino poi a staccarsi nelle fasi finali della salita, poco dopo Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale). La formazione statunitense tuttavia non può evitare l’attacco di Lorenzo Fortunato (XDS Astana), seguito da Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), pur riuscendo invece rapidamente a chiudere sul seguente tentativo di Sergio Samitier (Cofidis), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team).

Sotto la spinta di Fortunato, che costringe Garofoli ad arrendersi, l’azione dei contrattaccanti si mostra efficace e la testa della corsa, ormai composta dai soli Hamilton e Tonelli, viene ripresa a 42 chilometri dalla conclusione. Lo scalatore bolognese continua il suo forcing e rapidamente con lui resta solo Bilbao, mentre nelle fasi finali di salita dal gruppo prova a muoversi anche Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), subito seguito da Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che si porta dietro Mathias Vacek, con la UAE Team Emirates XRG pronta a chiudere il buco che si forma. La formazione emiratina a quel punto si tiene davanti in vista della discesa, così come la Bahrain Victorious, che in questo modo prova anche a fare da stopper per favorire Bilbao al comando.

Il basco assume la direzione delle operazioni in fuga, cercando di tenere alto il ritmo in discesa. I 45 secondi con cui il duo scollina resiste bene nelle fasi più tecniche, ma quando la strada si allarga il gruppo ha vita facile per rientrare, chiudendo definitivamente a 17 chilometri dalla conclusione, nello stesso momento in cui nelle posizioni di coda si riporta in gruppo Corbin Strong. Da quel momento iniziano le manovre di posizionamento in vista del traguardo, con la Lidl – Trek che poi riprende in mano le operazioni nei due chilometri finali, per impostare lo sprint in favore di Mads Pedersen.

Il danese va così a coronare l’eccezionale lavoro di Giulio Ciccone e Matthias Vacek, che lo mettono in rampa di lancio. Dopo una lotta serrata per tenere la ruota dell’ex iridato, Corbin Strong prova a contrastare la Maglia Ciclamino ma non c’è nulla da fare, il vincitore della prima frazione si conferma in forma eccezionale e va a prendersi la sua seconda vittoria in tre giorni, rivestendo così anche la maglia rosa.

 

Risultato Tappa 3 Giro d’Italia 2025

Classifiche Giro d’Italia 2025

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